Il Candido era anche un ottimo insegnante di fisica, che preferiva mostrare agli ascoltatori i fenomeni fisici piuttosto che descriverli con lunghi giri di parole. Cercava quindi di dotarsi delle opportune apparecchiature, che spesso ideava e realizzava lui stesso.
Il piano inclinato elettrico, forse suggeritogli da un’idea del suo Maestro, il p. Nicola Miozzi, è un apparato che permette di verificare la validità della affermazione che “un corpo che cade percorre spazi che sono proporzionali al quadrato del tempo” (la famosa “legge di caduta dei gravi”, valida se si può trascurare l’attrito dell’aria).
Piano inclinato elettrico
Lungo un filo inclinato si pongono in corrispondenza delle distanze
di 1, 4 e 9 metri, a partire dall’alto, degli interruttori al mercurio
collegati al circuito di alimentazione di un campanello elettrico.
Sul filo scivola un carrello mentre un metronomo batte il tempo in
modo che il primo battito corrisponda al passaggio del carrello sul primo
interruttore e quindi al primo squillo del campanello.
Il secondo e terzo battito del metronomo coincideranno allora con il
secondo e terzo squillo del campanello, causati dal passaggio del carrello
sul secondo e terzo interruttore.
Si potrà quindi concludere che ai tempi 1, 2, 3 corrispondono
gli spazi 1, 4, 9, come espresso dalla legge fisica.
Circuito elettrico corrispondente.
Il carrellino scorrendo sul filo apre o chiude in successione gli interruttori
a, b, c, d ,e, qui mostrati nella posizione iniziale.
Era un ingegnoso apparecchio, ideato dal Candido già nel 1860,
formato da quattro parti: le prime tre svolgevano le funzioni di sveglia,
accenditore e spegnitore di una lampada a gas, mentre la quarta coordinava
il loro funzionamento automatico.
Successivamente venne aggiunto un pulsante elettrico che permetteva
di mettere in funzione, a piacere, l’accenditore o lo spegnitore.