Salvatore   Trinchese

Martano 1836 - Napoli 1897

wpe1.jpg (10806 byte)

Nacque a Martano, a pochi chilometri da Lecce, il 4 aprile 1836 in una famiglia di non grandi risorse finanziarie, che, nonostante tutto, lo indirizzò agli studi per le notevoli doti intelletive mostrate.

Fu mandato nel 1848 a frequentare il Real Collegio dei Gesuiti a Lecce, da cui uscì, completati brillantemente gli studi classici, nel 1856 trasferendosi a Pisa per intraprendere gli studi di Medicina e Chirurgia. Laureatosi nel 1860 ottenne una borsa di studio per il perfezionamento all’estero, recandosi quello stesso anno a Parigi, dove iniziò l’attività di ricercatore nei prestigiosi laboratori di Claude Bernard, Henri Milne-Edwards, Emile Blanchard e Charles-Philippe Robin.

Durante questo periodo si definirono i due settori di interesse della sua futura opera di scienziato: la microscopia sistematica sui molluschi gasteropodi e lo studio istologico del sistema nervoso.Nel 1863, sempre a Parigi, Trinchese pubblicò la sua prima memoria sulla struttura del sistema nervoso dei molluschi gasteropodi, ottenendone una lusinghiera valutazione nell’ambito dell’Accademia delle Scienze.

Nel 1865 venne chiamato presso l’Università di Genova a ricoprire gli insegnamenti prima di Mineralogia, Geologia e Zoologia e poi di Zoologia e Anatomia Comparata. A Genova venne nominato anche direttore del Museo Civico di Storia Naturale ed entrò in contatto con Arturo Issel e altri zoologici impegnati in avanzate ricerche di biologia marina. In quegli anni condusse anche i suoi famosi studi morfologici sugli Orang-Utan, che si inquadravano nell’ambito del crescente interesse che si veniva sviluppando, in ambito europeo, per gli studi di embriologia. Nel 1870 fu nominato ordinario di Zoologia e nel 1871 venne trasferito a Bologna, fatto che costituì un'evidente prova del consenso che lo scienziato salentino aveva acquisito nell’ambito della comunità scientifica nazionale. A Bologna Trinchese rimase per dieci anni, un periodo in cui si intensificò la sua attività scientifica nel campo dell’embriologia. Divenne membro di importanti società scientifiche e nel 1879 ricevette il premio per la biologia della Regia Accademia dei Lincei per il suo lavoro sui molluschi eolididei del porto di Genova, che costituisce un vero monumento della sua attività.

trinchese2

Una tavola del volume sui molluschi Eolididei del Porto di Genova

Nel 1880 venne chiamato all’Università di Napoli a ricoprire la prestigiosa cattedra di Anatomia Comparata e a dirigere l’omonimo Museo. Si trasferì a Napoli, con la moglie e i due figli, in un periodo di grande fermento scientifico per la Città, che vide nel 1872 la nascita della Stazione Zoologica, ad opera di Anton Dhorn, prima istituzione del genere al mondo. Oltre all’intensa attività di ricerca Trinchese pose notevole impegno in quella didattica sollecitando nel 1881 la costituzione del Circolo degli Aspiranti Naturalisti, sul modello di quella Accademia omonima fondata da O.G. Costa scomparsa per ragioni politiche poco più di trenta anni prima. Il Circolo venne poi trasformato nella Società dei Naturalisti in Napoli, tuttora esistente. Trinchese iniziò quindi ad interessarsi alla vita pubblica. Nel 1886 venne nominato Rettore, quindi membro del Consiglio Suoperiore della Pubblica Istruzione e Regio Commissario della Scuola Veterinaria di Napoli. Si diede quindi ad operare intensamente per una radicale trasformazione in senso moderno dell’Ateneo e per questo si decise all’impegno politico diretto, facendosi eleggere al Consiglio Comunale nella Lista dei Liberali di Napoli. La sua opera, però, trovò grandi difficoltà di ogni ordine, al punto che finì per trovarsi coinvolto in polemiche che lo amareggiarono profondamente, senza distoglierlo, però, dal lavoro scientifico.

Morì l’ 11 gennaio 1897.

 

Opere:

Le pubblicazioni di Trinchese comprendono121 titoli, di cui 107 di argomento scientifico e 17 di argomento vario.

La bibliografia completa, comprendente anche gli scritti su Trinchese, è stata curata da Cipressa D. e Stomeo A. per il volume Salvatore Trinchese, Opere (a cura di G. Cimino), Edizioni Theoria, Roma-Napoli 1989

 

Hanno scritto di lui:

Stefani M., E a Genova arrivò uno scienziato che diede un volto ai nudibranchi del porto, <<Airone>>, n. 76, agosto 1987, pp. 152-153

Luceri P., Omaggio a Salvatore Trinchese, Coop. Tip. .Bold Machine, Bologna 1988

AA.VV. in Salvatore Trinchese, Opere (a cura di G. Cimino), Edizioni Theoria, Roma- Napoli 1989