Rubini Raffaele |
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Brindisi 1817 - 1890 |
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Raffaele
Rubini nacque a Brindisi il 20 ottobre 1817. Laureatosi a Napoli in matematica
e architettura nel 1844, insegnò dapprima nel collegio della Nunziatella, e di qui
nel 18!8 passò a reggere la cattedra di matematica nel liceo di Lecce, cattedra
che dovette lasciare al tempi della reazione. Si dette quindi all’insegnamento
privato fino al 1859, quando fu chiamato ad insegnare meccanica razionale nella
R. Scuola di Marina di Napoli. Nel 1861 fu nominato professore della stessa
materia nella R. Università di Napoli, cattedra ch’egli cambiò in seguito con
quella di algebra complementare, e che poi lasciò nel 1886, avendo bisogno di
riposo. Il suo ingegno versatile lo portò ad amare e coltivare ad un tempo,
oltre la matematica, le arti sorelle della musica, della pittura e della
poesia, per cui ebbe amici ed ammiratori anche tra i letterati e gli artisti. Per
venticinque anni fu socio corrispondente nazionale della R. Accademia di Scienze fisiche e matematiche di Napoli.
Fu socio dell’Accademia di Siviglia, dell’Accademia Pontaniana e socio onorario
dell'Accademia di Scienze fisiche e
matematiche di Bruxelles. Parecchie
delle sue opere didattiche furono tradotte in lingua spagnola dal prof. Marquez
y Villaroed, dell'Universltà dl Siviglia, e adoperate nell'insegnamento
superiore in Spagna. Morì a Brindisi il 13 maggio 1890, e la sua città
natale gli decretò in memoria un monumento. La sua
presenza a Lecce merita di essere ricordata per un episodio che coinvolse il
grande fisico Macedonio Melloni. |
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Quando nel
1848 i Gesuiti furono espulsi dalla città il Rubini fu inviato dalla
Commissione della Pubblica Istruzione di Napoli a sostituire il P. Giuseppe M.
Paladini, amico di Macedonio Melloni, nell’insegnamento della matematica e
della fisica nel Collegio S. Giuseppe, retto fino ad allora dai Gesuiti. La sua
nomina diretta, conseguente ad un concorso pubblico andato deserto, non dovette
essere accolta con soddisfazione dagli ambienti leccesi che cominciarono presto
a lamentarsi della scarsa efficacia del suo insegnamento soprattutto della
fisica sperimentale. Il Rubini allora si rivolse al Ministero per ottenere la
riparazione e l’integrazione della dotazione di apparecchi di fisica del
laboratorio del Collegio. Il Melloni, che faceva parte della Commissione, si
adoperò perché il Rubini venisse accontentato, fornendogli così, come ebbe a
scrivere nella sua relazione, “ ... le armi necessarie ad abbattere la calunnia
ed a giustificare compiutamente, anche nell’opinione pubblica di Lecce,
l’ottima scelta della nostra Commissione”. Al ritorno dei Gesuiti al Collegio di Lecce, un anno dopo, al Rubini subentrò il P. Nicola Miozzi, che tanta parte avrebbe avuto nella vita scientifica della Città del Barocco.
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Opere: Trattato di geometria
analitica; Complementi di algebra; Elementi e complementi di calcolo
infinitesimale; Teoria delle forme
algebriche, in due volumi; oltre a molte altre Opere didattiche che costituiscono un corso completo di matematiche
elementari, Suoi lavori
sono inseriti negli Annali del
Tortolini, nel Giornale di matematiche del
Battaglini, nei Rendiconti della R.
Accademia di Scienze fisiche e
matematiche di Napoli. Negli Annali di scienze matematiche e fisiche: Una traduzione dal tedesco della memoria di J. Jacobi Sul
numero delle tangenti doppie, seguita da una Nota, relativa a questa stessa memoria (1851); Sul luogo geometrico dell'equazione algebrica e del secondo grado 72
= mu + nu2 riferita a
coordinate polari (1853); Teoremi
relativi alla superficie del secondo grado (1851); Una vittima del cholera in Napoli (Melloni) (1854); Nota sull'applicazione della teorica dei
determinati (1857). Nel Giornale
di matematiche: Teoria delle funzioni
ellittiche (1863); Sulla divisione
d'una funzione intera per un'altra (1806); Intorno alle equazioni binomie (1867); Formole di trasformazione nella teorica dei determinanti (1878); Intorno ad un punto di storia della
matematica (1879); Esercizii
d’integrazione col calcolo dei simboli di operazione (1881). Nei
Rendiconti della R. Accademia delle Scienze Fisiche e matematiche di Napoli: Su talune formole relative ai determinanti (1866); Intorno ad un'assertiva di Boole (1880);
Fiore sparso sulla tomba di F. Padula (1881). |
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Hanno scritto di lui: Alfredo
Capelli, Necrologio . Annuario
scolastico della R. Università. di Napoli, (anno
1890-91, pag. 204). Villani C., Scrittori ed artisti pugliesi. Trani
1904 Del Sordo A.,
Ritratti brindisini. Adda Editore, Bari 1983 Caputo A.M., Raffaele Rubini. Genio brindisino, maestro di cultura e umanità. Brindisi 1994 Rossi A., Ruggiero L.(a cura di), Il Gabinetto di Fisica del Collegio Argento. I Gesuiti e l’insegnamento scientifico a Lecce. Edizioni del Grifo, Lecce 1998 |