GIUSEPPE EUGENIO BALSAMO |
Lecce 1829 - 1901 |
Nacque
a Lecce nel 1829 e fu avviato agli studi presso il Collegio San
Giuseppe, retto dai Gesuiti, dove i Padri Giuseppe Paladini, grande
amico di Macedonio Melloni, e Nicola Miozzi, insieme al matematico
brindisino Raffaele Rubini - che succedette al Paladini quando i Gesuiti
furono espulsi da Lecce e che a sua volta fu sostituito dal Miozzi al
ritorno in città dei religiosi - eccellevano nell’insegnamento della
fisica. Conseguì
la laurea in Diritto civile e canonico nel 1851 presso l’Università
di Napoli, ma proseguì gli studi scientifici alla Sorbona ed alla
Scuola delle Miniere di Parigi dal 1859 al 1860. In questi ambienti ebbe
modo di allacciare delle importanti conoscenze nel campo scientifico che
mantenne negli anni seguenti. Dal
1861 divenne titolare dell’insegnamento di Fisica e Chimica nel Real
Liceo “Giuseppe Palmieri”, denominazione acquisita dal Collegio S.
Giuseppe dopo l’Unità, proseguendo tuttavia nell’attività di
ricerca e pubblicando studi di vario contenuto, soprattutto di fisica ed
agronomia. Di
notevole interesse i suoi studi per rendere economica la produzione di
elettricità, ideando nuove pile elettriche, in cui entrambi gli
elettrodi erano di ferro trattato elettroliticamente, in sostituzione
dei più costosi rame e zinco, e una
particolare pila al piombo, che poteva fornire come sottoprodotto la
biacca, ampiamente utilizzata nell’industria dei colori. Il
valore scientifico delle ricerche del Balsamo nel campo delle pile
elettriche è testimoniato dal fatto che i risultati ottenuti furono
oggetto di una memoria letta da un grande chimico, E.M.Péligot,
all’Accademia delle Scienze di Parigi nel 1867, lo stesso anno in cui
un altro leccese, l’abate Giuseppe Candido, ottenne la menzione
onorevole all’esposizione Universale di Parigi per la sua pila a
diaframma regolatore. Per
suo interessamento, il Ministro della Pubblica Istruzione R. Bonghi,
recatosi in visita nel 1874 al Liceo - dove apprezzò gli esperimenti di
luce stratificata eseguiti dal Balsamo - s’impegnò ad un
potenziamento delle strutture didattico-scientifiche dell’istituto. Partecipò
con l’incarico di Commissario relatore di Meccanica agricola alle
esposizioni di Firenze (1860), Torino (1864) e Napoli (1866). Fu membro
dell'Istituto d’Incoraggiamento e della Società di Fotografia di
Parigi ed inoltre dell’Accademia di Agricoltura del Belgio e di
Torino, di quella dei Georgofili di Firenze e dell’Accademia di
Archeologia di Roma. Venne
nominato Segretario della Società Economica di Terra d’Otranto e
Presidente della Casa Colonica in Lecce, meritando, per il suo impegno,
l’elogio da parte del Consiglio Provinciale. Sua fu la proposta di
incaricare il geologo abate Richard, perché effettuasse delle ricerche
per individuare falde acquifere nel territorio salentino per combattere
la penuria d’acqua della regione. Un particolare torchio a fascioni ellittici
per l’estrazione dell’olio d’oliva da lui inven-tato si diffuse
largamente nella provincia di Lecce. Secondo
R. De Cesare, il Balsamo partecipò insieme al Padre Miozzi
all’esperimento d’illuminazione con luce elettrica nel palazzo
dell’Intendenza, realizzato a Lecce nel 1859 in occasione della visita
del re Ferdinando II. La partecipazione all’esperimento del Balsamo,
esponente dell’anticlericalismo leccese, sembra però creata a
posteriori per non lasciare ad un religioso tutto il merito di un
fatto scientifico di notevole importanza e risonanza. In
età matura, si dedicò ad attività affaristico-economiche, figurando
tra i fondatori, nel 1885, della Banca Agricola Commissionaria; affiancò
quindi ai suoi interessi l’impegno politico, presiedendo nel 1890 la
lista del neocostituito Circolo Democratico di Lecce, e ottenendo in
seguito l’elezione al Parlamento italiano. |
Opere: Photogenie de quelque composes par
le phosphore, et nouveau procedè de
photografie (Paris,
1860) La terra vive (Lecce, 1862) Omaggio postumo a Gaetano Stella,
Segretario perpetuo della Società Economica di
Terra d'Otranto, (Lecce,
1862) Coltivazione del cotone (Torino, 1864 ) Rendiconto dei lavori della Società Economica di Terra d'Otranto (Lecce,
1865); Cotoni e sgranellatura
meccanica (Napoli, 1866) L’unipolarità del ferro nei liquidi rivelata da novelle combinazioni
voltaiche a doppio elemento ferro e
la biacca prodotto elettro-litico di una nuova pila
voltaica a piombo (Lecce,
1867) Hybridité
vegetale artificielle du genre Gossypium, Extrait du Cosmos XVI annee 3e
Serie pag. 16 (Lecce, 1868) Lignes nodales et lignes vibrantes dans les depots galvaniques, Extrait
de comptes rendus hebdomadaires des seances de l'Academie des scienses
Tome LXV n. 15 (Lecce, 1868) Il Concilio generale e la Pace religiosa del Maret (Lecce,
1870) Galileo Galilei (Lecce, 1871) Fu inoltre autore di articoli di economia politica ed agronomia pubblicati su vari periodici, nonche di altri articoli scientifici che apparvero su «Le Moniteur Scientifique», «Le Technologiste», «Les Monde», «Le Cosmos», «The Chemical News», «The British Museum», «Das Repertorium der Tecknik». |
Hanno
scritto di lui: Villani
C., Scrittori e artisti pugliesi
antichi, moderni e contemporanei. Trani 1904 Rossi A., Ruggiero L., De Simone E., Giuseppe
Eugenio’s iron and led piles and Giuseppe Candido’s regulating diaphragm pile:
two contribution from Lecce to the development of Volta’s battery. (Convegno internazionale per il bicentenario dell’invenzione della pila, Como 1999) |